Per salvaguardare la sicurezza Cybercoin, oltre alla crittografia,
prevede una serie di limiti alla operatività. I pagamenti
devono avvenire entro una finestra temporale di poche ore a decorrere
dal momento in cui viene attivato il software. Il tetto massimo
di spesa complessiva è pari al saldo presente sul wallet.
Ogni singolo pagamento non può superare il valore di 10
dollari. Infine, l'utente durante la finestra temporale può
effettuare un numero massimo n di pagamenti.
In altre parole si può immaginare che l'utente abbia a
disposizione un blocchetto di n assegni che dopo alcune ore non
saranno più utilizzabili. La finestra temporale viene attivata
attraverso un messaggio criptato di tipo rsa a 768 bit (molto
sicuro) mentre ogni assegno può essere impiegato una sola
volta grazie a un messaggio criptato di tipo des a 56 bit. Il
servizio di pagamento viene automaticamente disabilitato quando
si finiscano gli assegni o quando si sia esaurita la finestra
temporale entro la quale questi vanno spesi. È facile intuire
che un hacker che venga in possesso della chiave di crittografia
di un singolo assegno rischia al contempo che l'assegno sia già
stato speso o che la finestra temporale si sia già chiusa.
In ogni caso il dispendio di mezzi ed energie del malintenzionato
sarebbero sproporzionati rispetto a un "bottino" che
è, per sua peculiare caratteristica, di esigue dimensioni.
|